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gix.74.
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Il libro mi è piaciuto e anche tanto. Si legge velocemente e coinvolge, sarà che a me piacciono le storie vere.
Il libro è strutturato in brevi racconti di protagonisti diversi.
Persone che vengono da diverse città e parti d’Italia, da Palermo a Venezia, di età diverse, dal ragazzino di 20 anni all’uomo di 60, che con semplicità raccontano la loro esperienza, la loro presa di coscienza quando hanno scoperto di non essere come i ragazzi che li circondavano e che la loro vita sarebbe stata diversa.
Sono storie molto diverse tra loro, alcune più e altre meno drammatiche o sofferte.
Famiglie diverse, realtà sociali diverse, la provincia più chiusa e meno comprensiva, tutto contribuisce a descrivere esperienze che nella sostanza sono percorsi di crescita di persone normali, con desideri e sogni come tutti.
Un libro adatto a tutti quei ragazzi che stanno vivendo quelle stesse esperienze e stanno capendo di essere gay, ma anche per i cosiddetti ragazzi “normali” in modo che non diventino gli omofobi del futuro.
Francesco da spazio alle parole di questi ragazzi in modo fluido e rispettoso. Non ci sono giudizi da dare è un libro che non ha la pretesa di insegnare niente a nessuno, ma di far conoscere e capire una realtà che esiste e non si può negare. L’amore dovrebbe essere uguale per tutti, perché non sia così io ancora non me lo so spiegare.....
Federica.